SALUD
di e con Beppe Casales
@ metropoliscafé
Il viaggio per arrivare al 19 luglio 1936 parte da lontano. Beppe Fanelli nell’ottocento lascia l’Italia per la Spagna. Parla schietto a i suoi compagni di miseria spagnoli, stappa una bottiglia troppo invecchiata. Il profumo che esce è forte, quello che dà alla testa. Sull’etichetta c’è scritto Anarchia. E come vino sulla tavola la voce si versa veloce. In Spagna divampa l’Idea. Lascia tracce negli scioperi dei lavoratori della Catalogna e delle Asturie, dai conciatori ai minatori. E a questo punto, alla realtà storica degli eventi si aggiunge la fantasia, che fa conoscere il possibile nipote di Fanelli con il giovane Buenaventura Durruti. Li vede entrambi, il 19 luglio del ’36, dare inizio a Barcellona alla rivoluzione, tra giovani compagne d’amore, e la vita del fronte contro Franco. Piano piano lo sguardo si allarga. Da Madrid, per seguire la voce di Neruda e Garcia Lorca, fino ai palazzi del potere dove Mussolini, Daladier, Chamberlain, Hitler e Stalin, decidono le sorti della terra. E da qui, l’inizio della fine: il sogno e la verità della rivoluzione anarchica schiacciata dai fascisti e da Stalin con uguale calcolo e ferocia. Il popolo spagnolo abbandonato alla tragedia.
“Salud” racconta il momento in cui sarebbe stato possibile l’incrocio fra la storia minuscola delle persone, delle relazioni, delle azioni quotidiane, e la Storia maiuscola delle idee e dei popoli. Il sogno manifesto di cambiamento, in cui ogni desiderio è così semplice e puro da pensare che debba essere esaudito ad ogni costo.
Beppe Casales inizia a fare teatro a Padova nel '98. Dopo esperienze in diverse compagnie (tra le quali 'Teatri Uniti' di Napoli) inizia un percorso di teatro civile che lo porta a scrivere monologhi che interpreta in tutta Italia. Einstein aveva ragione, sulle sperimentazioni nucleari negli Stati Uniti, Salud sulla guerra di Spagna, e per ultimo Appunti per la rivoluzione. "Un teatro politico, non ideologico, né intellettuale. Un teatro che parla parole nuove."
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